EMPOWERMENT  DEL CONCETTO DI SE’.

UN VIAGGIO VERSO LA CONOSCENZA DELL’AUTOSTIMA E UNA GUIDA VERSO  UNA VERSIONE DI SE STESSI MIGLIORE, PIU’ ARMONICA E REALIZZATA


Dott.ssa Romina Galmacci

Psicologa clinica- Specialista in Condotte di Dipendenza e Patologie Correlate

Cosa e’ l’autostima e cosa rappresenta?

Dopo la necessaria premessa che la   cosiddetta “autostima o “concetto di se’” è un fattore dinamico della vita di una persona , vale a dire un elemento che tende a modificarsi, in evoluzione o in regressione a seconda della fase di vita sta attraversando la persona, essa non è altro che la valutazione che la persona da’ di se stessa e che puo’ variare tra due estremi e uno mediano, uno negativo ( bassa autostima) e uno  eccessivo (autostima ipertrofica tipica del narcisista) e quella normale delle persone equilibrate.

Come viene definita?

. L ‘autostima  viene definita come “ uno schema cognitivo e comportamentale appreso e  riferito a diversi contesti, che si basa sulla valutazione espressa dall’ individuo delle  sue esperienze e comportamenti  passati, che influenzera’ i comportamenti nel presente”. In parole piu’ semplici comprende:

  • la consapevolezza del proprio valore;
  • il rispetto per noi stessi e i nostri bisogni, emozioni e potenzialita;,
  • la fiducia nella capacita’ di svolgere un determinato compito;
  • la capacita’ di assumersi delle responsabilita’ nei confronti degli altri.

Che cosa indica il livello di autostima di una persona?

Si parla anche di “immagine di se”’ e  la sua valutazione è  utile a livello  clinico per  comprendere il tipo di adattamento socio-emozionale del paziente  : difatti la persona che ha una bassa autostima ,  manca di rispetto e fiducia in se stessa, non si da’ valore ,  e conseguentemente non sara’ in grado di affrontare le relazioni e la vita in generale: nei rapporti con gli altri non avra la capacita di  di entrare in un rapporto costruttivo in una prima fase   il suo stile di relazione sara’ tendenzialmente di tipo passivo,  vale a dire accomodante.

Quali sono gli indicatori comportamenti di una persona con un basso grado di autostima?

Gli indicatori di una bassa autostima sono diversi :

  • perenne insicurezza e sfiducia in se’ stessi e nel mondo
  • pensieri automatici ed intrusivi del tipo ” non posso farcela” o “ non sono all’altezza”;
  • ricerca continua del consenso e di conferme da parte degli altri con l ‘ incapacita’ di battersi per le proprie idee e difficolta’ a restare fermi sulle proprie posizioni  durante una discussione;
  • incapacita di dire no per non scontentare gli altri;
  • stile comportamentale e relazionale tendenzialmente passivo con paura di dire cio si pensa realmente per timore dello scontro;
  • tendenza a parlare di se stessi ricorrendo frequentemente a termini negativi;
  • difficolta a  prendere decisioni;
  • mancanza di un progetto di vita personale accompagnato da grosse difficolta’ ad ascoltarsi e di mettere a fuoco obiettivi personali realistici e coerenti con le proprie aspirazioni;
  • vulnerabilita’ ai disturbi d’ansia accompangato di conseguenza da uno scarso grado di  disponibilita’ a rischiare e  parallelamente da un modesto spirito di iniziativa
  • tendenza a dipendere dagli altri per quanto concerne la definizione del valore come persona

 

I sintomi della bassa autostima  si mantengono fissi nel tempo o con il passare del tempo si evolvono?

Va sottolineato che con il trascorrere del tempo il soggetto con bassa autostima accumula numerose esperienze di insoddisfazione prodotte dal mancato perseguimento di obiettivi . I relativi sentimenti di frustrazione vanno ad nutrire, alimentare e potenziare ancor piu’il senso di inadeguatezza e  la bassa autostima del soggetto insicuro, generando un circolo vizioso che ad un certo punto puo’ ì degenerare in manifestazioni impulsive di rabbia  con modalita’ relazionali non piu’ passive, come avvenuto sino a quel momento, ma di ordine aggressivo.

Quali sono le caratteristiche di chi ha un’autostima buona ( Non ipertrofica)=

Chi ha una buona autostima presenta questi indicatori:

  • apprezza se stesso e gli altri  con i quali condivide le proprie idee, desideri e bisogni;
  • è aperto alle critiche;
  • costruisce relazioni rispettose e amorevoli;
  • Comunica con gli altri in modo assertivo;
  • è capace di riconoscere i propri errori;
  • conosce molto chiaramente i propri valori e si comporta coerentmente in base ad essi;
  • ha la capacita’ di fare introspezione, ossia di scavare dentro se stesso;
  • Non ha difficolta a prendere decisioni;
  • si adegua agli altri solamente quando è realmente d’accordo
  • ha la capacita di risolvere i problemi che si pongono man mano;
  • è generalmente  una persona autoironica;
  • non ha paura di discutere le proprie esperienze e idee.

L’autostima è una caratteristica generale o parziale ?

L’autostima, come mette in evidenza l’approccio teorico multidimensionale e gerarchico,   non sempre caratterizza tutti gli aspetti della vita della persona, ma talora è legata a specifici ambiti : pertanto essa puo essere sia generale che parziale.[1] Ricorrendo ad un esempio una persona puo’ avere una buona autostima in tutte le aree ( familiare, sociale, lavorativa) e bassa in quella corporea perche ‘ non ha un buon rapporto con la sua immagine corporea.

Quanto peso ha l’autostima nel benessere generale psicologico della persona?

L’autostima è un pilastro fondamentale della vita di ciascun individuo perche’  influenza tutte le scelte della  nostra vita  , piu’ di quanto si possa immaginare  e grazie ad essa, qualora essa non sia bassa la persona è in grado di fronteggiare le difficolta’ di credere in se stessa, di realizzare progetti Possiamo affermare che l’autostima rappresenta una componente essenziale del benessere psicologico di ogni  persona e funziona come fosse una lente che puo’ ingigantire o miniaturizzare le risorse  individuali consentendo  a ciascuno di funzionale in modo positivo o al contrario sfavorevole. In questo ultimo caso, ossia nel caso di una  bassa autostima , sara’ necessario farla crescere, potenziarla, ricorrendo ad un professionista dell’aiuto .

Bassa autostima : quali gli obiettivi di un percorso di empowerment ?

Lo psicologo dovra aiutare il soggetto portatore di una bassa autostima  a ristrutturare le sue credenze inconsce focalizzando l’attenzione su cio si vuole far crescere., stimolando  in contatto con  i propri reali desideri, da distinguere dai bisogni o aspettative altrui e con i propri pensieri ed  emozioni di tipo distruttivo e negativo .

Si passera in una seconda fase a condurre il paziente a  modificare i comportamenti che risultano disfunzionali rispetto al fine di sviluppare relazioni di tipo assertivo. Per raggiungere tali obiettivi è necessario indagare sui fattori che hanno contribuito a formare il  senso di inadeguatezza che opprime il paziente, e in genere si concretizzano in un ambiente in cui da bambino non è stato visto o amato che lo ha condotto a sviluppare l’idea inconscia di non essere degno di amore.

Gli obiettivi  specifici dell’empowerment dell’autostima sono:

  • insegnare al paziente ad allenarsi a dire No, sottolineando che un no detto agli altri spesso è un si detto a se stessi;
  • incoraggiare la persona a battersi per mantenere in una  discussionele proprie idee;
  • insegnare a contrastare i pensieri automatici ed intrusivi “non ce la posso fare”;
  • destrutturare gradualmente il classico modo di parlare a se stesso/a del/della  paziente ricorrendo frequentemente a termini negativi e talora offensivi e di tipo distruttivo , ricordando lui/lei che l’inconscio registra il dialogo interno.
  • far acquisire uno  stile di comunicazione  assertivo ( ossia ne passivo, ne aggressivo) che si concretizza nella capacita’ di esprimersi nella conversazione senza essere ne’ passivi, ne’ aggressivi, ma persuasivi
  • ed infine aiutarlo a mettere a fuoco i valori del paziente e portarlo a mettere in atto comportamenti coerenti con essi ( in modo tale da alimentare positivamente la sua autostima);

 

 

 

 

 

La Dott.ssa Galmacci (psicologa clinica – Specialista in “Addictive Behaviours e Patologie Correlate” Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Roma)  riceve su appuntamento, presso lo St. Tutela Medici Estetici (T.M.E.), Via Paolo Bentivoglio n° 41 ( p. 2° - int.13) 00165 Roma , ­ lo St Medico Longo,   Via dei Savorelli °24 00165 Roma ( 06/636672) ­il Cassia Physio Center, Via Valle della Storta n° 23/a 00123 Roma (centralino 06/30896538)  http://www.fisioterapiacassia.it/psicologia/psicologia)

 

Per info: Cell 324/6397634

 


[1] Sono stati messi a punto diversi test psicometrici attendibili da utilizzare poi sempre con un colloquio. Tutti i test oggi  si ispirano ad un nuovo modello teorico che non concepisce piu’ l’immagine di se’ con una natura unidimensionale[1],  piuttosto multidimensionale e gerarchica, in cui all’apice c’è   l’autostima globale,  e a un secondo  livello inferiore, determinate sue  sotto-componenti  di funzionamento, ossia dimensioni interconnesse  che la costituiscono  e che rappresentano le varie le varie aree di adattamento specifiche del singolo individuo, che puo’ manifestare un grado piu’ basso o piu alto di capacita’, prestazioni  e comportamenti, a seconda dei diversi contesti e situazioni di vita di vita .

 

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