BISESSUALITA’ O OMOSESSUALITA’ REPRESSE
Dott.ssa Romina Galmacci
(Psicologa clinica- Specialista in Addictive Behaviours e Patologie Correlate)
Va posto in rilievo che un gran numero di uomini sia omosessuali che bisessuali attivano nell’adolescenza un meccanismo di difesa, che consente loro di tenere lontane gli individui del loro stesso sesso, i quali vengono a ricoprire un ruolo di “oggetto del desiderio”. Tale difesa di tipo repressivo consiste nell’allontanare dalla mente situazioni che potrebbero mettere a disagio la persona, fornendogli la sicurezza di restare ancorato a relazioni di amicizia senza che venga oltrepassato quel confine.
Sia la bisessualita’ che l’omosessualita’ possono restare potenziali, vale a dire non trovare mai reale espressione qualora non vengano mai agite e restino oggetto di forti meccansimi di repressione da parte del soggetto che si autocostringe ad una eterosessualita forzata.
Nella maggior parte dei casi clinici tuttavia, va detto che come ogni difesa, anche la repressione, prima o poi cede e cosi prima o poi sia l’omosessuale che si è autocostretto ad una eterosessualita’ forzata, che il bisessuale , dopo aver avuto entrambi relazioni erotico-sessuali con donne, inizia a percepire in modo vistoso il bisogno di svincolarsi dai “limiti” della relazione uomo-donna ed iniziano a sperimentare la sessualita con partner del proprio sesso.
Quando le difese si sgretolano, nel caso delle persone omossessuali o bisessuali sposate, a qualche punto della vita matrimoniale, non riuscend piu’ a tenere il segreto dentro’ se,
a) alcune persone decidono di scendere a patti con la loro sessualita’, vale a dire scelgono la via via dell’ambiguita’: avendo timore di parlare del proprio orientamento sessuale, iniziano a prendere in considerazione l ‘idea di rivelarlo al coniuge non esplicitamente, ma di “ farglielo capire” nella convinzione in buona fede cosi per il lui o lei sia’ piu facile fronteggiare la verita , pur sapendo non sara’ un passo facile;
b) altre, piu’ schiette e dirette invece decidono di dire essere chiare e non ambigue con la moglie o il marito, preparandosi al coming out.
A cosa fa riferimento il termine “bisessualita’”?
Il termine “bisessualita” si riferisce all’orientamento sessuale di quelle persone che hanno la capacita di provare una forte attrazione, non solo sessuale ma anche sentimentale e quindi di tipo romantico nei confronti di individui sia del proprio sesso che dell’altro sesso. Proprio per questa duplice attrazione che porta l’individuo allo svincolo dai concettti chiave di maschile/femminile e omo ed eterosessuale spesso si usa parlare di sessualita’ fluida
Il grado di attrazione della persona bisessuale è lo stesso per uomini e donne?
Va evidenziato che generalmente il livello di attrazione sessuale e sentimentale dei soggetti bisessuali non è lo stesso per uomini e donne, ma è “sbilanciato”verso una parte o verso l’altra, anche a seconda del degli incontri avuto e/o del periodo vissuto.
Come si caratterizza la scelta sessuale del partner della persona bisex?
La scelta sessuale della persona bisessuale, al contrario di quanto si possa credere, puo’ essere definita “del tutto casuale”, nel senso che è un individuo sessuato con diverse risposte erotico- sessuali : cio’ vuol dire che si sente attratto/a dalla persona in quanto tale , a prescindere dal genere sessuale a ci essa appartiene, sfociando in relazioni monogame anche a lungo termine, sia con soggetti del sesso opposto che dello stesso sesso. A volte il bisex puo’ mantenere due relazioni a tre, una con un uomo e una con una donna, come partner paralleli, senza spesso che nessuno dei due sappia uno dell’altra, perche’ nelle relazioni con gli uomini sperimenta maggiore armonia sia sotto il profilo fisico che psichico , ossia un maggior “senso di affiliazione e di intimita” che non riesce a perseguuire nelle relazioni con le donne.
Cosa si comportano i partner bisessuali con le donne?
Da alcuni studi risulta che i maschi bisessuali risultano amanti piu’attenti ed emotivamente piu’ disponibili rispetto quelli etero.
Cosa accade generalmente quando il partner rivela la propria bisessualita/ omosessualita’ al coniuge?
La reazione del partner che dopo anni di matrimonio viene a sapere che il proprio marito o moglie è bisessuale o omosessuale ovviamente saraè estremamente frustrante, emotivamente invalidante , fonte inizialmente di confusione e di un miscuglio di emozioni ambivalenti. Generalmente il coniuge che decide di rivelare la propria bisessualita/ omosessualita’ si ritrova nei “pasticci” perche’ la moglie o il marito, fatta eccezione per quei casi rari in cui la rivelazione/confessione verra’ accolta con comprensione e amorevolezza, ovviamente si sentira’ tradito dal punto di vista umano piu’ che sessuale e passera’ con sentimenti di estrema rabbia e frustrazione alle carte bollate dell’avvocato.
Cosa fare?
E’ evidente che il partner a cui viene comunicata la notizia della omosessualita o bisessualita del coniuge ha stretta esigenza di un corretto supporto psicologico e va sostenuto a condurre il marito/moglie a rispondere a domande alle quali ha diritto risposte, semmai convoncandolo in sedute di coppia, quali “ Hai sempre saputo di essere omosessualo o bisessuale? Hai scelto il matrimonio per non fare i conti con il tuo essere omosessuale o bisessuale? Come pensi io mi possa sentire in questo momento? , Quando mi hai spostato mi amavi?”, Ti hanno sempre attratto gli uomini?”, Perche mi hai sposata? Hai avuto altre relazioni con uomini?, Il sesso con me i questi hanno cosa ha rappresentato per te? “ hai recitato e finto per tanti anni un amore mai c’e stato? perche chi sceglie un uomo non puo amare una donna …non credi? “L omosessualita e la bisessualita non è rappresentano una colpa ma non è giusto mi hai fatto gettare tanti anni investendo in te. Mi sento ingannata.Non credi? Tu come ti sentiresti al mio posto? Non pensi che almeno in nome dell’affetto e dei tanti anni di conoscenza anziche attaccarti a pretesti di confusione e rivalare in modo indiretto verita ambigue dovresti essere diretto e trasparente?
La Dott.ssa Galmacci (psicologa clinica – Specialista in “Addictive Behaviours e Patologie Correlate” Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Roma) riceve su appuntamento, presso lo St. Tutela Medici Estetici (T.M.E.), Via Paolo Bentivoglio n° 41 ( p. 2° - int.13) 00165 Roma , lo St Medico Longo, Via dei Savorelli °24 00165 Roma ( 06/636672) il Cassia Physio Center, Via Valle della Storta n° 23/a 00123 Roma (centralino 06/30896538) http://www.fisioterapiacassia.it/psicologia/psicologia)
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